Terra Cava



TERRA CAVA


Se ne parla da secoli ma…è effettivamente così?


Le prime teorie sulla Terra Cava risalgono alla seconda metà del 1600, quando Edmond Halley (fisico, matematico, astronomo, climatologo e meteorologo inglese) riscontrò alcune anomalie nel comportamento dell’ago della bussola che lo spinsero a formulare l’ipotesi che la Terra all’interno non fosse composta da strati ma che fosse composta da varie sfere concentriche.


Cento anni dopo, il grande fisico e matematico svizzero Leonhard Eulero, trovò piu’ consono ipotizzare che all’interno della Terra ci fosse un piccolo Sole, in grado di dare luce e calore a ipotetici abitanti del mondo interno.



Questa teoria fu sostenuta anche da Pierre-Louis de Maupertuis (matematico, fisico, astronomo, filosofo della stessa epoca) che, con i suoi viaggi, dimostrò anche che la Terra non era perfettamente rotonda ma leggermente schiacciata ai due Poli dove c’erano, appunto, le entrate verso l’interno del pianeta.


In effetti, le foto dei Poli scattate dai satelliti, evidenziano delle “stranezze” che potrebbero essere proprio spiegate da quest’ultima teoria.


La materia ai Poli è anomala, periodicamente si aprono e si chiudono dei buchi.





Secondo alcuni scienziati le aurore polari sono generate dall’interazione tra il vento solare e la magnetosfera terrestre.


Altri scienziati, invece, danno un’altra spiegazione: le aurore polari nascono dai flussi energetici e luminosi generati dal Sole interno, che fuoriescono dalle aperture polari durante la loro periodica apertura.



Ma come si fa a vedere cosa c’è all’interno della Terra? E’ chiaro che non si può utilizzare la luce elettomagnetica (quella a noi necessaria per fare in modo di vedere le cose con gli occhi).

 

Le cose all’interno della Terra si “vedono” attraverso le onde sismiche che sono onde acustiche. La superficie della Terra la vediamo con la luce ma ciò che c’è dentro lo percepiamo con il suono.

 

A seguito delle onde sismiche prodotte da un test nucleare sotterraneo condotto dalla Cina, è stato scoperto un continente a 130 km di profondità (notizia apparsa su Focus nel maggio del 1993).

 

Come è possibile, visto che la scienza ufficiale ci dice che, a quella profondità, c’è uno strato chiamato “mantello” che ha una temperatura di piu’ di 1.000 gradi?  🤔 qualcosa non torna.



La geofisica moderna ha scoperto che il nucleo della Terra è fatto di due porzioni, una ruota verso est e l’altra verso ovest. Sono come due sfere cave, una dentro l’altra, una gira verso est e l’altra verso ovest. 


Poi ci sono altri strati esterni di cui non hanno definito la rotazione ma che hanno il raggio di Mercurio, Marte e Venere. 


Questo fa capire che ciò che vediamo fuori è lo specchio di quello che c’è dentro e dentro c’è anche un altro Sole.


E' il "sole nero", ovvero il Sole Invisibile.


Anche la filosofia esoterica nazista ipotizzava che ci fosse un Sole dentro la Terra, dal quale scaturirebbe un’immensa energia vitale.


Questo Sole permetterebbe agli uomini che vivono nella Terra Cava di mantenere una natura semi divina, della quale gli ariani avrebbero potuto godere.

 

Il noto scienziato nazista Hans Gunther affermava che la Terra all’interno è cava e vi si possono trovare montagne, fiumi e laghi, un sole e un clima mite che permette la vita, esattamente come in superficie. Affermò anche che i tibetani avevano una profonda conoscenza della Terra Cava e sapevano quali erano sue le entrate.



Infatti, nel 1938 una spedizione nazista andò in Tibet dove venne confermato che le due aperture maggiori erano, appunto, i due Poli.




I nazisti andarono, quindi, in Antartide a cercare l’apertura verso la Terra Cava, come viene documentato anche in questo libro.


Il 19 Gennaio del 1939, partendo da una nave tedesca d’appoggio, ci fu il primo volo di un idrovolante alla ricerca dell’apertura ma non è chiaro se fu trovata o meno.


(nella foto l’equipaggio della nave).


Piu’ tardi, nel 1947 anche gli americani vennero a conoscenza della Terra Cava e mandarono anche loro una spedizione in Antartide e fu la piu’ imponente spedizione mai effettuata in quel territorio: una portaerei, 13 navi d’appoggio, sottomarini, decine d’aerei e idrovolanti e piu’ di 4.700 persone.


L’11 Febbraio del 1947, il comandante David Bunger, a bordo di un idrovolante, si inoltrò sempre di piu’ tra i ghiacci ma, man mano che avanzava verso il Polo estremo, le temperature invece di abbassarsi si alzavano e i ghiacci scomparvero, rivelando una sorta di oasi.


Pochi giorni dopo, il 19 Febbraio, l’ammiraglio Richard Byrd decise di andare lui stesso in quell’oasi ma, al suo ritorno, ordinò a tutta la spedizione di rientrare negli Stati Uniti, ben 6 mesi prima del previsto! 


Cos’era successo per prendere una decisione simile, dopo tutto quel dispiegamento di forze e relativi costi?


Dal suo diario di bordo, poi pubblicato parzialmente negli anni ’90, si evince che alcuni saggi della Terra Cava permisero all’ammiraglio Byrd di entrare (l’oasi era un’apertura) e di incontrare la civiltà che da millenni vive al suo interno.


A lui fu dato un messaggio da riportare al presidente degli Stati Uniti: 

“Questa civiltà è formata da terrestri ed extra-terrestri, altamente spirituali, che hanno anche una tecnologia avanzatissima, perfettamente in grado di respingere ogni tentativo di invasione.


Voi in superficie avete preso una via auto distruttiva, in futuro avrete un sacco di problemi, accadranno molte catastrofi dovute al vostro comportamento irresponsabile ma noi interverremo per darvi una mano, dopo che sarà fatta una selezione (basata sul comportamento etico e spirituale di ognuno) e vi aiuteremo a instaurare sulla superficie una civiltà finalmente pacifica e fatta di abbondanza per tutti.”


Oltre ai 2 Poli, che sono gli ingressi principali, ci sono molti altri ingressi, di tutte le dimensioni.


I piu’ conosciuti sono: il Triangolo delle Bermuda (nell’Oceano Atlantico), il Triangolo del Drago (tra il Giappone e le Filippine), Il Triangolo dell’Adriatico (tra Rimini e Pescara), Isole di Pasqua, vari vulcani, zone delle antiche Piramidi, ecc.


In questi luoghi è facile che navi e aerei scompaiano, che ci siano molti avvistamenti di UFO o che accadano cose “strane” come sbalzi spazio-temporali.


Negli anni ’70, piu’ volte i pescatori della zona di Pescara hanno visto gli ufo nei cieli e poi inabissarsi nel mare senza neanche alzare una goccia d’acqua. 


La notizia è comparsa anche sui giornali dell’epoca (vedi foto a lato).



Ma quali esseri vivono all’interno del nostro pianeta?


LA CIVILTA’ CHE VIVE DENTRO IL PIANETA TERRA


Se le prove dell’esistenza della Terra Cava sono molte (non le ho scritte tutte, altrimenti l’articolo sarebbe stato troppo lungo), abbiamo poche notizie certe sugli esseri che vi abitano, anche perchè a pochissimi è stato dato il permesso di entrarci e ancora meno hanno potuto fare ritorno sulla superficie.


Dai rarissimi contatti fisici avuti, sappiamo che questa civiltà è composta da terrestri ed extra-terrestri ed è dotata di mezzi tecnologici assolutamente piu’ avanzati dei nostri.


I terrestri sono i discendenti dei pochi Lemuriani ed Atlantidei, sopravvissuti dopo che i loro continenti si inabissarono, a seguito di grandi catastrofi accadute per il loro comportamento auto distruttivo.


Gli extra-terrestri, invece, arrivano sia dal nostro sistema solare (prevalentemente Venusiani) sia da altri sistemi solari e galassie (Pleiadi, Alpha Centauri, Orione, Sirio e Procione).


Questa tesi è sostenuta anche da Aurelia Louise Jones, attraverso i suoi libri su Telos, la città che si trova all’interno del Monte Shasta, in California.


Quello che vorrei evidenziare, però, è il grande messaggio che questi Esseri ci portano: “Smettetela di auto distruggervi e imparate a vivere nell’Amore incondizionato. Amatevi gli uni con gli altri. Portate la Pace sulla Terra.

Presto il grano verrà separato dalla pula e l'indicatore sarà quanto Amore avete nel Cuore, perchè non ci sarà spazio per nessun essere belligerante ed egoista sulla Nuova Terra."


(L’articolo è stato scritto sulla base delle informazioni date dall’astrofisica Giuliana Conforto e dal ricercatore Pier Giorgio Caria.

Photo credit: P.G. Caria)


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